Non dormo!

Non dormo!

dire non dormo significa poco a fine diagnostico, è necessario analizzare vari aspetti per capire se si tratti di una malattia oppure no.

Il sonno è un processo complesso, ma necessario per il nostro cervello e per il benessere del nostro organismo. Tuttavia dire non dormo significa poco a fine diagnostico, ma bisogna analizzare vari aspetti del sonno per capire se si tratti di una malattia oppure no.

Innanzitutto esistono in natura due diversi cronotipi: gufi e allodole. I gufi sono i soggetti che vanno a letto tardi e si svegliano tardi, avendo le loro migliori performance dopo metà mattinata. Le allodole sono i soggetti che si svegliano presto e sono subito altamente performanti, ma di sera crollano entro le 22. Poi ci sono i brevi dormitori per i quali 3 ore di sonno sono più che sufficienti, mentre mediamente, e a seconda dell’età circa 6-7 ore sono necessarie e sufficienti.

L’insonnia è una patologia molto frequente nei paesi occidentali, infatti colpisce circa il 20-30% della popolazione. In Italia la stima è di circa 12 milioni di persone che soffrono di insonnia di cui 8 milioni con insonnia sporadica e 4 milioni con insonnia cronica. E’ comunque una patologia che si può e si deve curare in quanto se sottovalutata, la mancanza di sonno, ha effetti generali devastanti sull’umore e sull’apparato cardio circolatorio.

Parlare quindi di INSONNIA significa prima definire il cronotipo e poi definire la qualità e la quantità del sonno. Un semplice test autosomministrato ci aiuta a definire se il nostro disturbo sia patologico o meno.

Successivamente bisogna analizzare le possibili cause (igiene del sonno, farmaci, disturbo dell’umore, ecc).

Quindi prescrivere la terapia che è quasi sempre molto efficace avendo a disposizione sia strumenti farmacologici (Z-drugs) che non farmacologici (biofeedback e psicoterapia cognitivo comportamentale).

Esiste un questionario di autovalutazione, l’Insomnia Severity Index che, in sole 7 domande può fornire una primissima valutazione in merito alla gravità dell’insonnia percepita dal paziente.

Per scaricarlo e compilarlo clicca qui

Alla fine del test, se il tuo punteggio è pari o superiore ai 15 punti, ti consigliamo di consultare uno specialista per approfondire con ulteriori esami e valutazioni la tua insonnia e stabilire insieme a lui la terapia giusta.

Il Dott. Biagio Ciccone, neurofisiopatologo specializzato nei disturbi del sonno